Curiosità sulle mele
Il frutto per eccellenza che fa parte della ricetta delle frittelle di mele è per l’appunto la mela. La mela si acquista e si mangia tutto l’anno, si conserva benissimo ed è alla base di una tavola sana e genuina ideale anche nelle diete. La mela è ricca di vitamine, di zuccheri, di enzimi, di sali minerali, di ferro, dio iodio, ecc. Tutto questo rende la mela un frutto energetico di aiuto nelle funzioni gastriche, dissetante, diuretica, depurativa, mineralizzante…
Aiuta chi ha problemi di colesterolo alto, se si cuoce è lassativa e anche la sua buccia è ricca di principi attivi.
In Italia se ne producono di ottime, soprattutto in Veneto, in Trentino Alto-Adige, In Piemonte e Valle d’Aosta. La mela è frutto tipico dell’autunno-inverno ed è il classico frutto da fine pasto. Trionfa su tutti gli altri frutti anche per la sua adattabilità a diventare ingrediente di tantissime ricette. In pasticceria entra nella torta della nonna, nelle frittelle di carnevale e nello strudel. Ma anche in raffinate charlottes e bavaresi, oltre che in tantissime preparazioni a base di pasta frolla, brisèe, brioche.
Le mele vengono inoltre utilizzate in famose ricette internazionali come l’apple pie, torta inglese e la tatin, dolce francese.
Per il gusto dolce e acido viene utilizzata nelle salse, sia dolci che salate, nelle insalate e nei piatti a base di carni non troppi magre.
Quale mela scegliere per le frittelle di mele
Esistono circa 2000 varietà di mele e le più comuni sono le migliori per preparare le frittelle di mele e sono inoltre le più reperibili. Andiamo a vedere le caratteristiche più comuni per poter scegliere accuratamente il migliore tipo di mela da utilizzare nella ricetta per garantirne il migliore gusto.
Mela rossa
Le varianti più comuni:
- Rossa e gialla: presenta una polpa croccante e succosa, particolarmente aromatica e zuccherina, con bassa acidità. Profuma di miele e nettare;
- Rosso scuro e scarlatto: possiede una polpa croccante e compatta con un sapore dolce-acidulo;
- Rosso-rosato: polpa succosa e croccante con sapore dolce, ricca di fruttosio;
- Rosso intenso con venature giallo chiaro: presenta una polpa soda e croccante, insieme ad un sapore dolce e leggermente aspro;
- Rossa: polpa fine e croccante, sapore aromatico. È particolarmente ricca di carotene.
Mela gialla
Esistono due principali tipi di mele gialle:
- Giallo brillante: polpa compatta e croccante, sapore dolce e leggermente acidulo;
- Gialla e verde: profumata dal gusto acidulo e zuccherino;
Mela verde
La principale è la più comune col colore verde intenso. Presenta una polpa fresca, succosa, molto croccante e di sapore acidulo. È inoltre ricca di magnesio.
Come friggere
Il punto fondamentale per preparare le frittelle di mele è la frittura. Esistono diversi modi per friggere e ci sono delle “regole” da seguire per assicurarsi una frittura perfetta.
Come prima cosa è necessario scegliere l’olio da utilizzare per friggere le frittelle. Il più comune è quello extra vergine di oliva, che possiede una temperatura massima molto alta per non farlo bruciare.
Tuttavia il migliore è l’olio di semi di arachide. Si tratta di quello che si avvicina maggiormente all’olio extra vergine di oliva. È consigliato nelle diete di chi vuole contrastare l’accumulo di colesterolo. La temperatura massima che può raggiungere è di 230°.
La seconda regola da seguire è la temperatura. Questa infatti deve essere contenuta tra i 165° e i 180°, per una ricetta di questo tipo la temperatura di 175° è ottimale.
Procedendo alla terza regola andiamo a parlare del mantenimento della temperatura dell’olio. È infatti necessario controllare costantemente la temperatura dell’olio per friggere le frittelle di mele assicurandosi che non scenda o non aumenti di troppo rispetto alla temperatura consigliata indicata qui sopra.
Un consiglio molto utile per mantenere la temperatura dell’olio in modo costante è di friggere poche frittelle alla volta. In questo modo si evita di abbassare la temperatura dell’olio, cosa che accade quando si friggono troppe frittelle insieme.
L’ultima regola riguarda la conservazione. Man mano che si procede a friggere è necessario tenere le frittelle al caldo in un forno senza coprirle per evitare che il vapore le renda mollicce.
Cucinare le frittelle di mele
Come primo passo per preparare le frittelle di mele prendiamo una ciotola dove sbattere i tuorli con il vino, lentamente aggiungiamo la farina, precedentemente setacciata, con il sale.
Continuiamo a mescolare la pastella, finché terminiamo tutta la farina, facendo attenzione a non renderla né troppo fluida né troppo densa. Quando la nostra pastella sarà pronta copriamola e lasciamola riposare per una trentina di minuti.
Nel frattempo sbucciamo e rimuoviamo il torsolo dalle mele; tagliamole quindi in fette rotonde.
Facciamo scaldare l’olio in una casseruola alta e stretta. Infariniamo poi le fette di mela una ad una, passiamole sempre una alla volta nella pastella e friggiamole nell’olio ben caldo.
Quando saranno ben dorate scoliamole utilizzando una paletta forata e poniamole delicatamente su dei fogli di carta assorbente. Spolverizziamo, quindi le nostre frittelle di mele, con abbondante zucchero a velo. A questo punto sono pronte per essere servite.
Consigli utili
Le dosi della farina e del vino potrebbero variare a seconda del tipo e dimensione dell’uovo.
Un modo di servire le frittelle di mele in maniera originale, consiste nel spolverarle con dello zenzero, spezia che si abbina benissimo con le mele. Successivamente occorre lasciarle riposare in frigo per una ventina di minuti.
Una variante molto interessante sono le frittelle alle arance, molto gustose e saporite.
Curiosità
Le frittelle di mele vengono preparate sia in Italia che all’estero. Siamo a conoscenza di ricette antiche che risalgono al 1300 dove venivano impreziosite con zafferano e uvetta. La semplicità degli ingredienti delle frittelle di mele hanno fatto la fortuna di questa ricetta. Un tempo si preparavano per il carnevale, ma si continuavano a mangiare per tutta la quaresima al posto di dolci più ricchi ed elaborati.
Sfatiamo la credenza che i dolci fritti siano sempre grassi e indigesti. Questo non è vero se vengono cotti a regola d’arte.